Vai al contenuto

Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/235

Da Wikisource.

Tòlle la terza circostanzia, ne la quale vedremo Qome i mercanzia diventa inlecita, perchè ella sìa ben guada- nata. E questo si è in quanto al modo del guadagnarla. 1 se io non dicesse altro che questo se, arò detto assai, hsogna vedere il modo come si guadagna. Vediamo uatro cose circa al modo. Prima, bugie in copia: si- ondo, giuri e spergiuri; terzo, falsità; quarto, scilosismi lercatanteschi, e terribili e intrigati atti e modi, i Prima vediamo de le bugie che s^ usa ne le mercan- te. Dico che so’ molti che pare che eglino abbiano gin- ito di non véndare e non comperare ninna cosa, che ilmeno almeno non vi si dica su una dozzina di bugie, ►e’quali è detto ne’ Proverbi al xx cap.: Omnis emptor malum est, ^ Doh, diciamo pur d’ uno che vorrà com- nrare uno paio di scarpette. Egli giógne al calzolaio: — he vuoi di queste scarpette? — Vuòne venti soldi. — i. le vagnèie, non darò. — Doh, tòlle, ch’io ti prometto Ile elle so’ de le perfette da divero: — e mente per la pia.—Chenevuoitualmeno?—Iononnevo’meno: le vagnèie, ch’io n’ ho potuto avere diciotto soldi. — m già uno spergiuro, chè non fu vero. — Vuòne tu uindici? — No: io ti prometto che tu non trovarai mi- liori scarpette in questa città che queste. — Io non te 3 darò più che quindici soldi. — Tu mentirai anco tu. - Oltre, in buon ora: damme diciotto soldi, come io ’ ho trovato già parechie volte. — A le vagnèie, io non >nedaròpiù.—Alevagnèie,tunon1’àrai.—E li infine egli le darà, e colui le tórrà per diciassette, )ichè ognuno àrà giurato e spergiurato parechie volte, ide lob di questi parlando: Panem iniquitatis comedunt^ ne- ^ Maìum est, malum est, dicit omnis emptor: così la Vulgata.