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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/272

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maladette usanze, e sì perchè si fa in dispiacenzia di t Dio; chè vedi che dispiace al diavolo non che a Dio. Basti per la siconda condizione: erraverunt ab utero.

Terza condizione si è falsità. Loeuti sunt falsa. Q,cesti sodomitti so’ camara di falsità. Ha’ tre in- toiletti: Primo., lusinghe. Sicondo, promesse. Terzo, forze, minacele e infamie. Dice ne la Apocalipsa al viiij cap.: De ore eorum prò- cedH ignis et fimus et suìphur, 0 fanciulli, perchè non ci séte voi stamane? Loculi T sunt falsa. Prima è il parlare de’ sc^domitti, che co le lusinghe s’ingegnano di conduciargli, e anco gli tirano con de- nari: simile, con cotali ghiottornie; simile co le male com- pagnie, i quali li conducono a farli consentire, eccetera i ecceterone. De’ quali dice Giovanni: De ore eorum proce- dit ignis: Fuoco. Sicondo, fumo. Questo si è le promesse di molte cose.: Promette quello e questo, e quello e quell’altro: — io! ti farò cosi; io ti farò colà. — E quante cose si pro- mettono! Terzo si è zolfo, che so’ parole puzolente; chè come i il zolfo puza, così puzano le parole che di ciò si fanno; che non valendo le lusinghe e le promesse, si viene poi alla pnza de le parole minacciose, e talvolta doppo le minacele si viene a le forze; e peggio, che doppo le forze si viene a la infamia: sempre si va di male in peggio. Inde Isaia: Convertentur torrentes in picem *. Elli ^ In questo modo ci pare debbano correggersi i Codd., che leggono tut- ti; Convertentur torrens in Austro. Ed invero è Isaia che al cap, xxxiiij • vers. 9. dice: Convertentur torrentes eius in picem., et humus eius in