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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/298

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malum impunitnm, et ìiuUum honum inremuneratim: — Niuno male rimarrà impunito, nè ninno bene inremunerato. —; E perchè di questa virtù s’ è trovata tanta perfezione,; ti dico che ella giova a tutti i contrari in questa vita e anco nell’altra; a tutti i peccati. Adunque, vedendo tu! che Idio dà riposo e consolazione a chi segue le virtù, e a chi segue il vizio gli darà pena’, e ultimamente la; morte eterna, è da atacarsi a le virtù quanto noi potiamo. ii Terza. Di quanti peccati ci guarderemo ^, se noi ci ricordassimo del detto di Cristo lesti nel Vangelo di «anco Matteo a xxv cap., quando Egli verrà nell’ ultimo I; dì a giudicare il suo ultimo e universale giudicio! Dove! tutti li saremo dinanzi co’pecati nostri tutti palesi, e niuno li potrà nascondere per ninno modo; e sicondo ohe lui ci trovarà, sicondo ci giudicherà. Al quale giu- dicio chi sarà condennato a pena, mai, mai, mai non aspetti d’aver più riposo niuno in niuno modo. E chi sarà eletto, mai mai non aspetti che gli possa mancare Teter- oa beatitudine di Dio. Il peccatore stato ostinato, sempre ^! in maladizione e pena etterna. E1 peccatore giustificato, ha I gloria e ha benedizione ® etterna. Fatte due parti di tutte le creature, runa da man sinistra e l’altra da la destra, i dirà prima a quelli della destra: Venite, henedkti Patris mei, possidete paraium vobis regnum a constitutione mundi ^: — Venite, benedetti figliuoli del Padre mio, a possedere el regno, el quale vi fu aparechiato insino dal principio l del mondo. — E poiché ha detto così, e elli sogiógne! la cagione perchè egli gli mena a vita beata. Exuriviì 1 In luogo di, guarderemmo, 2 Cioè, starà sempre. 3 II solo Cod. Pai.,, beatitudine, ^ Vangelo di san Matteo, cap. ixv, vers. 34.