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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/313

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|de la robba assai, e non ne dà al bisognoso. Oh, è peccato el furare? Sì, egli è de’ Comandamenti di Dio: Non furaberis: — Non furarai. — Ma dimmi: se quello è maggior peccato, che diremo? Oimmè, o dove andiamo noi? Che diremo d’ uno che è rico, che tèrra la sua roba colui che n’ ha bisogno? Sai come sta male V anima di costui? Prima elli ha il peccato, chè è tenuto di darli de la sua robba, e non glili dà,* e poi fa un altro pec- cato, chè gli tòlle la sua: so’ due gravissimi peccati. Or 0 tei dimostrarò anco meglio. Lassa sonare la campana, )rima ’. Cerca nel Dicreto a xviij distinzioni, in cap. ^ralrem. E anco Ambrogio ne dice pure sopra al Di- reto a xLvij distinzioni, cap. Si cui^ e vedràvi di belle entenzie. 0 tu che hai in casa tanto grano ragunato, ìeni e’ granai, pieni i palchi, pieni e’ cassoni, e per la inta quantità non potendolo governare, elli si viene a uastare, e elli sei mangiano e’ pontaruoli, e anco le àssare n’ hanno la loro parte, e ’l pòvaro u’ ha bisogno, le credi che Idio ti facci? Sai di che C aviso? Prima dico che quello grano non è tuo; anco è di colui che ha bisogno. Quello grano è de’ pòvari che patona olte volte fame grandissima. Simile, tanto vino quanto hai, che innanzi che tu ne vogli dare al pòvaro, vuoi ima che si facci cercone, e gìttarlo, credi che Idio te ì paghi, eh? Simile a te, donna, che hai tanti panni |lìa tua cassa, pieni i goffani, piene e cariche le per- che; credi che mai Idio te ne paghi? Che prima vuoi <e le tignuole se li mangino, che aiutarne il pòvaro- bognoso. Se tu ti vuoi scusare, o di non averne molti^ <per altro modo, almeno a questo non puoi tu fare 1 In margine nel Cod. Sen. 6 dinanzi a queste parole sta scritto: Fu- 0 r ore: e intendi che la campana della Torre del Comune sonava l’ore. VOLG. DI S. BERNARDINO - Voi. 111.^ 20