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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/336

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spirituale. Però che come il corpo vive di pane e di vino, così l’anima vive de la grazia di Dio; e come il cibo manca al corpo, subito si viene meno, così come el cibo manca all’anima, così si viene meno anco lei. In questa vita tu trovi che vive il corpo all’anima. E io ti vo’ dimostrare che anco in questa vita vive coll’anima per la grazia di Dio, promettendole Idio per le virtù che insieme col corpo usa.1 Ode se è vero: promissionem habens vitae quae nunc est et futurae:2 — La promessione dell’altra vita si dà in questa, la quale non è altro che la grazia. — Che cosa grazia? Ode uno dottore come la difinisce bene: Gratia est intuitus vultus divinae exprobationis, quo respicit tuos et non alienos. Che cosa è grazia? - La grazia è uno sguardo della divinità di Dio, il quale sguardo è inverso e’ suoi e non verso gli altri. — Doh, vuone uno essemplo? — Sì. — Or pone mente a quello ch’io ti dirò. Hai tu de’ figliuoli? Quando tu il miri, con che ochio il miri tu? Tu il miri co l’ochio del cuore. Con altro amore miri il tuo figliuolo, che quello del tuo vicino: tu ’l miri cor uno atto piacevole, che pare che sempre tu rida. Ma dimmi: se tu miri uno figliuolo d’una a chi tu vuoi male, con che ochio il miri tu? Uh, uh, tu il miri coll’ochio torto, così alla rincagnata! Quello è perchè tu non gli vuoi tanto bene, quanto al tuo. Così vo’ dire che fa Iddio. Iddio ci vede tutti quanti; ma in altro modo mira coloro i quali hanno la sua grazia, che egli non mira quelli che non l’hanno. Quelli che hanno la sua grazia, hanno uno segno, che Idio non gli può mai smarire. Signavit nos Dominus, et

  1. Così nei Codd. Sen., nè chiarisce il passo la lezione del Cod. Pal., dicendo: promettendole Idio per la vita ec.
  2. Epist. seconda di san Paolo a Timoteo, cap. 4, vers. 8.