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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/346

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vino torcularia tua redundahunt. Che vuol dire questo? Dice: date e io darò a voi. Dice anco quello che tu dia: dice che tu dia de la tua robba guadagnata: non dice della robba furata; e se tu darai di quella talrob*; ba, per uno granello te ne rendarà assai. E dice che tu la dia al pòvaro che n’ha bisogno. E così se tu darai del vino^ per uno bichiere ne ricévarai da Dio assai ne la tua botte^ chè vi multiplicarà dentro per la virtù sua. Non cominciare a dare, e poi ti rista; ma continuante vedrai che questo ch’io ti dico, t’ interverrà. Hai quel detto pure ne’ Proverbi a xj cap.: Ecce alii dividunt prò- pria^ et ditiores sunf: aliì rapiunt non sua^ et semper in egestale \ mnt. Elli so’ di quelli che danno de la robba loro a poco a poco. Se danno uno denaio, cercano se sen truovano cento: come è detto: Ceniuplum accipietis, credendo tre- varseli. Vuoi vedere e intèndare quello che mai non in- tendesti più? Doli, non ti partire: pensasti tu mai a quello che io dirò? Io mi credo che non trovaste voi mai ninno: che usasse di dare limosina, che mai egli venisse in po- vertà per limosine che àbi date. Se voi mi sapete pur dire d’ uno solo, dite ch’io sia gattivo. Io non dico di chi si spoglia del mondo per servire a Dio; anco dico i d’ uno che vogli vivare onoratamente al mondo con; buoni costumi. Chè ^ mi ricordo io d^uno barbiere che si propose nell’ animo suo di dare per amore di Dio a’ pò- vari la decima parte di ciò che egli guadagnava, d’ogni ì dieci soldi uno; e così faceva e mantennesi gran tempo, di quello ch’io so, e sempre gli multiplicava la robba. Perchè credi ch’io il sappi? Chè partendomi io da quella ^ Questo che segue è il trigesimoterzo dei Baco. S. Bernard., editi da’ Zambrini, Joc. cit., pagg. 83-84.