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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/425

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altri cori, et sic de singuUs tutti godono de loro propii e anco degli altri che vegono che godono. E quanto più godono loro, più godono; e quanto più vegono godere gli altri, più ne godono: tutti godono del bene che ve- gono r uno a V altro. E questo vo’ che basti quanto a la prima parte principale, de la loro criazione, come Idio li fece et come lo’ dè il libero arbitrio; e come aven- do’ aparechiato la grazia, chi la volse ricèvare F ebbe, chi non la volse, non V ebbe. E chi V ebbe, gli fu con- fermata, e chi non F ebbe, fu confermato in dannazione; e chi fu confermato in grazia, possiede la gloria, e chi non ebbe la graz ia, possiede la pena etternale. Vede ora la siconda. La siconda p arte principale è della loro ministra- tioiie: Spiritus et ministros tuos. 0 fanciulli che state a F abaco a imparare, imparate stamane e attendete de la ministrazione che gli Angioli fanno a Dio. Dice questa siconda: et ministros tuos: — E i ministri tuoi. — Guarda in Daniel profeta al vij cap., dove per albaco discrive li uffìzi degli Angioli: Miìlia millium ministrahant eì, et decies milUes centena millia adsistebani ei: cioè, — migliaia e milioni ministravano alla mensa di lesu Cristo; e dieci migliaia e centoiiaia di migliaia stavano dinanzi a la sua mensa cortese. — E1 milione è mille migliaia. Io non ti posso se non con ingegno conduciare, che tu m’intenda. Or fa’ ragione che e’ sia com’ io ti dirò. Tre sono i nùmari de la gloria. Primo nùrnaro è lòngo. Sicondo nùrnaro è largo. E1 terzo nùrnaro è alto. E1 primo nùrnaro che è lòngo, si è dieci. E1 sicondo che è largo, si è cento. E1 terzo che è alto, si è mille. PIIED. VOLO. DI S. BERNARDINO - Vol, III.^ 27