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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/439

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operava il bene in ogni modo che sapeva o poteva con tutti isuoi sentimenti del corpo e de la mente. E que- sto ha voluto dire Daniello. Milia mlUum minislrabant ei et decies milies centena milia adsisfebani ei. Che ci vedi tu in questo numaro? Non ci vedi se non tre numari. X., C. e M. Dove potiamo vedere che in questi tre numari è ogni perfezione che si può dire. Prima è X, significa le cose naturali. Sicondo è C, significa le cose urnanali. Terzo è M, si- gnifica le cose divinali. Questi so’ tre cognoscimenti che può avere la criatura sì de le cose del mondo, e sì de le cose superne, e anco de la filosofia. Idio ha creato tutte le cose naturali é urnanali e divinali. — Or guarda nel dire di Daniello che dice milia milium^ vedi che due volte ci ri- corda el mille, dimostrandoti due perfezioni di vita: vita attiva e vita contemplativa. Ognuna per se è numaro di mille. Ne la prima potiamo considerare di questi eli- menti, aria, terra, fuoco, aqua, e ciò che è in questo mondo. Che ciò che tu ci vedi, vengono per mezzo di questi ele- menti. Queste cose so’naturali, e nel numaro di Daniello e posto che sia el X. Ne la siconda potiamo avere il si- condo cognoscimento de le cose virtuali, cioè: tutte le 30se che so’ atte all’ aiuto dell’ uomo: C. Nel terzo co- >noscimento puoi intendare chi si leva a le cose spiri- aiali, e questo è il M. Anco dimostra questo detto che )ia nel li Angioli, Milia milium ministrahant ei et decies mi- ’ics centena milia adsisiebant ei, col perfetto intelletto loro. ^e] primo numero è da intendare la divina sapienzia. Sfel sicondo la divina clemenzia. E nel terzo la divina )otenzia a contemplare Idio: questo è centena milia. Vedi tu questi tre numari, X, 0. M? El amare dio, è X; el operare le virtù, è C; el contemplare e godere Idio, è M. Hai veduto che tre volte c’ è dentro M.