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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/466

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intende de* suo^gran fatti. Santo Agustino quanto intese? Assai. — 0 gli altri? Anco assai. — Ma quando io mi volto a costui, io ho compreso ch^ egli era il maggior ladroncello che io ci truovi fra tutti gli altri. Questo è solo per lo amore che elli aveva a Dio. Vuoi vedere se r amore è quello che fa intendere le scritture? (> studiante, come tu hai T amore a imparare una cosa, subito la intendi e’ mpari. Così dico a te donna, ami tu il tuo marito? Si. — Se tu l’ami, come egli è a la scala, subito el cognosci: sempre si trasforma la mente ne la amato. Se tu gli vuoi male, se egli si stesse in sul letto,, no lo dimandarai apena di nulla. Sai perchè? — Perchè tu non gli vuoi bene. Se gli volesse bene lo in- tendaresti solo a vederle. Così fece Francesco per r amore che egli portava a Dio e a la creatura per amore di Dio. Se egli avesse letto teologia non inten- deva tanto quanto intese. Non fu la cagione per altro,, che per lo amore fervente ch’egli aveva. La vita sua non fu in altro che in quello che siamo tutti amaestrati. De- clina a malo et fac bonum, i Come tu vedi una cosa che sia peccato, mai non la fare: fuggi. Come vedi una cosa che sia buona, va’ e falla a gloria di Dio. Chi insegnò agli apostoli quelle cose segrete, che eglino sapevano, non per adtro, se non per lo amore servente che aveva- no inverso Idio, e Idio lo’ palesava ogni occulta cosa per virtù di Spirito Santo, factus est in repente sonus, * Non era se non perchè la mente loro era in alto a le cose di Dio: e per la medesima virtù fu dotato santo Fran- cesco di sapere grandissimi fatti. 0 come non ebe egli » Salmo XXXIII. vers. 15 Diverte a malo. 2 Atti degii Apostoli, cap. secondo verso 2; però la Vulgata dice: Et factus est de caelo sonì4,s.