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Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/512

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molti buoni uomini. Io ve la voglio racomandare che voi non la lassiate venire meno. Io ho ordinato in Lom- bardia, che vi è fatta una casa che tengono quelli or- dini e modi che si fa a questa: dico che ella è cosa divota e santa: non è casa^da volerla abandonare, e però fate che la manteniate. Al mio, ora. Prima io vi ramento come io ho detto r altre volte, che di quello ch’io v’ho predicato non ne P ho detto come da me. Doctrina mea non est mea: scilicet Dei, qui misit me. La dottrina ch’io v’ ho predi- cataeciòcheiov’hodetto,nonvePhodettodame^ ma come mandato a voi, v’ ho detto quello che Idia m’ ha comandato che io vi dica, si che non 1’ aviate da me. Quia omnis homo mendax^ ogni uomo è gattivo quan- to ch’è da sè; da sè non può elli operare alcuna cosa buona se non mediante grazia di Dio, e però ogni bene, vien da Lui. Se voi voleste dire, noi 1’ aviamo udito da te, rispondo come disse Cristo: Non enim vos qui loqui- mini^sed Spiriius Sanctus qui loquitur in vobis^ voi, non sete voi che parlate, ma è lo Spirito Santo che parla in voi. Così dico io di me; io, non so io che vi parlo, quando io vi predico, ma è lo Spirito Santo che mi fa parlare. Sai che non aviate nulla da me, ma tutto da Dio, e se io parlo da me, mai nulla, mai non è. che io non commetta molti difetti e non si può fare che altri non parli alcuna cosa da se. Voi non vi sete aveduti, voi, de’ miei difetti, io me n’ avego bene io, che non nè fo mai ninna che in essa non ne ne cornetta assai. Ma quello ch’io P ho detto circa a la salute dell’ani- ma, e circa al ben vivare della vostra città, tiello per fermo e saldo ch’io te lo affermo e tei confermo e ri- fermo, e tutti vi conforto; e se porrete mente, questo è più sicuro vivare che quello che voi avete fatto per iO