Pagina:Bersezio - La testa della vipera.djvu/55

Da Wikisource.

LA TESTA DELLA VIPERA 53

— Mai! esclamò essa, vacillante tuttavia per la spietata violenza ricevuta.

Egli levò dalla serratura la chiave dell’uscio, e se la mise in tasca.

— La vedremo! disse colla medesima freddezza.

Marianna fu presa da un accesso di furore; si slanciò colle mani levate verso il giovane, come per graffiargli il viso, per istrappargliene gli occhî.

— Lasciatemi uscire! gridò. Voglio uscire... aprite quell’uscio!

Emilio l’afferrò ai due polsi, e stringendoli con tutta la sua forza le abbassò le mani, poi chinando verso di lei la faccia scialba, la guardò con tali occhî pieni di ferocia da incutere paura a chicchessìa.

E la vecchia ebbe paura.

— Usereste violenza? balbettò con voce tremante.

E lui facendo piombare viepiù minaccioso quel suo sguardo di belva negli occhî smarriti di lei, rispose con voce cupa, concentrata, feroce:

— Sì!

E dopo averla scossa violentemente per le braccia, la rigettò in là, sì che la misera andò a cadere mezzo sbalordita sopra una seggiola.

— O Vergine santissima!... O Madonna del Carmine! gemicolava la vecchia coprendosi con le mani gli occhî per non vedere la faccia spaventosa del padrone. Ma questo sarebbe un as-