Pagina:Bertini - Guida della Val di Bisenzio, Prato, Salvi, 1892.djvu/108

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poggio acquista un aspetto più alpestre e scabroso: torrenti che scendono di balzo in balzo; ammassi di rocce nerastre, sporgenti, ripide. Laddove il viottolo si divide in due, si piglia quello che sale, e fatto poco cammino si trova una fonticella a destra, la Fonte del Romito (15 m.); costì la via da tenersi non è la migliore che accenna a discendere, ma la peggiore che sale; pare un torrentaccio pieno di sassi e franoso. Poco dopo si piega a destra attraversando una macchia di paline e si giunge dove fan capo quattro strade; si piglia quella a destra, che, volta a levante, sale lievemente e conduce ai Faggi del Vai; quasi a metà strada, ad una voltata, si trova una sorgente, l’ultima che s’incontri sulla via per giungere alla vetta. Di qui bellissima veduta sulla vallata. Dalla Fonte al Romito ai Faggi del Vai (ore 1,10).

Via e. Da Prato 4 ore. — Chi volesse visitare le cave di pietra serena di Albiano o d’Iavello, può, giunto sopra il Rio a Trecchio, laddove si stacca il viottolo di Poggiotondo o dei Vergai descritto a pag. 78 seguitare la strada a sinistra che volta il poggio e sale all’unica casetta, che si vede a mezza costa; le sono vicini alcuni cipressi. Nell’insenatura del monte, dove è il solco di un rio, sono le cave, dalle quali si estraggono bellissimi pezzi di arenaria, sia per lastricare le vie della vicina città, sia per l’edilizia, essendo pietra atta a scolpirsi in delicati e graziosi lavori d’ornamento. Dalle cave si sale alla casa e poi per un sentiero che passa da una fonte, andando sopra i campi al limite degli scopeti, in 35 min. si arriva alla capanna di Campopiano. Di qui si segua la Via d.

Via f. Da Prato ore 4,30. — Si tiene la Via a