Pagina:Bertini - Guida della Val di Bisenzio, Prato, Salvi, 1892.djvu/206

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antico feudo degli Alberti e dove sorgono anche oggi le rovine del temuto Castello; seguendo la via a sinistra lungo il crinale, che si abbassa per risalire un poco, si va, costeggiando il M. Dulciolina, alla Torricella e quindi al Tabernacolo e si continua la via di Montepiano. Dal piano soprannominato si vedrà scendere per il versante a sinistra una stradicciuola, è quella di Costozze, ed un viottolo pure a mano manca gira il poggio e va alla prossima Cascina delle Soda (V. Itin. 22).

Dal Tabernacolo la via sale il Poggio della Brachina, poi discende e risale quel tratto di strada detto Stancalasino e passando dal Faggio ai birri e il Pian delle Pertiche giunge alla Crocetta, sommità dello Spartiacque Appenninico. (780 m.). Bella veduta all’intorno.

Di qui si scende in un’ora a Montepiano passando per Risubbiani, un gruppo di case di povero aspetto.

Montepiano, sebbene si trovi in Val di Setta sul versante dell’Adriatico, pure è considerato come paese della Val di Bisenzio; la sua gente per rapporti civili ed amministrativi, per lingua e costumanze, per relazione di commerci e d’industrie fu ed è sempre gente toscana1.


  1. Alberghi e Trattorie. — Albergo e Pensione con Restaurant Gemmi aperto fino dal 1882. — Pensione dell’Appennino. — Pensione Giomi. — Alberghi di Bartolini Guido, Visi Leopoldo ed altri.
    Guide. — Per gite giornaliere L. 1, e vitto.
    Cavalcature per Boccadirio L. 2, per altre gite da convenirsi secondo le distanze.
    Per qualunque schiarimento e informazione rivolgersi ai proprietari degli Alberghi.
    A Castiglioni dei Pepoli — riunito a Montepiano da comoda via ruotabile — esiste l’ufficio telegrafico ed un elegante Stabilimento idroterapico diretto dal Prof. Tecchio.