Pagina:Bertondelli - Ristretto Della Valsugana, 1665.djvu/19

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Della Valsugana: 15


cimo, et San Apollinare, mandando San. Marco in Aquileia: Sant'Apollinare à Ravenna à predicare, e San Prosdocimo alla Città di Padova, convertita che l'hebbe, si portò à Trivigio, e poi à Feltre, che con questi altri luoghi ridusse alla Santa Fede, e nella Città di Feltre dedicò una Chiefa al Prencipe de i Apostoli San Pietro, come hoggidì nel frontespicio di quella Cathedrale si legge. Divo Petro Apostolo à Sancto Prosdocimo dicatum.

La Valsugana per longa serie d'anni fù governata dalla Città di Feltre, l'afferma il Bonifacio nel principio del sesto libro, e che fosse con essa incorporata lo dimostra chiaramente una lettera di Teodorico Rè degli Ostrogotti, e dell'Italia, scritta à Feltrini l'anno 495. come si legge in Cassiodoro, che fù suo Secretario, e stà registrata in Pincio nel 2. lib. delle sue Historie,con la quale commandava a Feltrini, come Confinanti à Trentini, che dovessero contribuire per cingere di mura la Città di Trento; col solo suppofto, et fondamento per esser essi Feltrini confinanti, e che havevano la loro Città contigua à quella di Trento; dalla quale altro non si può dire, che per haver i Feltrini la Valsugana, erano perciò confinanti, e non contigui per esser una distanza grande da una all'altra; attesoche da Feltre, à Trento vi fono circa 45 miglia, facendosi da Trento alla Terra del Borgo circa 20. miglia, e dal Borgo à Feltre miglia 25. Et la Lettera Regia è di questo tenore.

A Feltrini, che possedono beni. Teodorico Rè.


L

E publiche necessità devono essere abbracciate, et agiutate con publico, et universal soccorso; non deve esser à spese de puochi quello si conosce esser giovevole à molti. Verrebbono vilipesi gl'ordini Regij, quando si comettessero negotij utili, et di tanta consideratione à persone


deboli,