sciatori in Bologna da Federico Imperatore, dal quale furono
pacificati.
Ezzelino da Romano l’anno 1248 strinse per ogni parte
Feltre, l’ottenne à patti di riceverlo in nome dell'Imperatore, et
così la Valsugana restò sottoposta. A Ricciardo Caminese con assenso
d'Aldigerio di Villalta suo Vescovo l'anno 1260. Feltre venne in suo
potere, con patto di non imponergli gravezza alcuna.
La Valsugana restò molto travagliata dalle genti del Vescovo
di Trento, ove Alessandro Piacentino Vescono di Feltre,
et Belluno non mancò di suffragarla, quale da Trivigiani
ricercò aiuto, che come buoni amici gli mandarono l'anno
1314. molti balestrieri, et fanti pagati per un mese, con promessa di
dargli maggior soccorso occorrendo, col quale restò
essa Valsugana sollevata.
Ritornò la Città di Feltre all'Imperatore, el l'anno 1328.
Ludovico Imperatore pose Feltre da lui acquistato sotto la tutela
di Cane della Scala suo Vicario. Et perche esso Scaligero ritrovavasi
molto potente per esser Signor di Padova, di
Vicenza, di Trevigio, di Ceneda, di Feltre, di Belluno, di
Luca, di Brescia, di Bergamo, di Parma, et di Verona, offese
la Republica Veneta nelle sue Giurisdittioni, fabricando un
Castello tra Padova, et Chioggia per farvi il Sale, facendo
anco traversare il Pò con una catena ad’Ostia, volendo anco
occupar altri luoghi; da questi motivi si rissolsero i Veneti di
mover guerra al Scaligero, et collegatisi con Fiorentini (anch’essi
dal Scaligero erano aggravati (con l'adherenze de gli
Estensi, et Gonzaghi fù dato principio alla guerra, onde il penultimo
d’Agosto dell’anno 1337. la Lega tolse al Scaligero
Belluno, et Feltre. Et perche il Duca di Carinthia fù in aiuto
della Lega, nella pace, che seguì à 24. di Gennaro dell'anno
1339. restarono al detto Duca di Carinthia Ceneda, Belluno,
et Feltre, che con le sue genti se le haveva prese, così in