Pagina:Bertondelli - Ristretto Della Valsugana, 1665.djvu/9

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Elogij indrizzati alla Sàcra Cesarea Maestà dì Massimiliano Primo, dopò haver narrata questa sua Genealogia hebbe à dire, hinc evenit, vt facili credamus, Augustam hanc Romani Imperij dignitatem ad Austriacos Principes, quod Romani sunt Sanguinis fatali quodam iure pervenisse. Et numerando diversi Auttori il tempo quando Enea principiasse à regnare, dicono, che prima della nascita del Figliuolo di Dio fosseron' anni 1173. e con quelli dopo scorsi fino al presente anni 2837. ch'è una gloria impareggiabile, come quella, che de suoi propri quindec Rè de Romani, e quatordeci Imperatori tutti Austriaci si numerano, e tutti col carattere indelebile della Catholica Fede ornati, e di questa tutti sviscerati, e furno anco Promottori de Sacrosanti Concili contro Heresiarchi, come si legge nel Tridentino, contro quali la vita, e loro Stati hanno posto, come al Mondo istesso è più che noto; onde per l'incomparabili loro virtù, et attioni heroiche, da Historici con gloriosi Epitheti sono descriti.

Et Gasparo Sciopio nella tavola, che impresse, et dedicò alla Sacra Cesarea Maestà di Ferdinando Secondo avanzandosi, fece vedere nella sua Prosapia più di quaranta Imperatori, e più di trecento Rè; e quel che trascende la meraviglia, ancorché l'Imperio non sia per Descendenza, mà per sola elettione, che undeci Cesari per giusto ordine, uno dopò l'altro, che fù da Alberto Secondo Austriaco eletto l'anno 1438. fino al Regnante Leopoldo Primo Cesare Augusto successivamente, non ostante le contrarietà de Pretendenti, felicemente, e con voti tutti uniformi siano stati eletti, e coronati, correndo gl'anni 226. che continuamente l'Augustissima sua Casa tiene questo Supremo Trono Imperiale; e dirò non solo esser divenuta, ma nomata Seminario d'Imperatori, mercè alla bontà Divina, che di tal prerogativa volse così decorarla, perchè fempre hà saputo conoscere, servire, et


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