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Pagina:Bestie.djvu/163

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Così i monti non erano più azzurri quando, dopo mezza giornata di strada, vi ero giunto; ed allora vedevo altri monti; ma era inutile che io camminassi a posta per questo!

Così le onde che il vento faceva sopra il prato: dov’ero io, attorno alle mie gambe, tutto era fermo come me.

Così i miei sogni quando mi sono destato.

Né, da vicino, ho mai potuto guardare la trasparenza violacea che aveva un piccolo padule del fiume: non c’era più.

Così, da ragazzo, l’eco della mia voce: un’altra voce, ma senz’anima.

Così i pappi di certi fiori, quando volevo portarli in mano.

Il violoncello del bosco l’avrei