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Anch’io ho avuto due carri verniciati di rosso, che mi destavano la mattina quando i contadini li portavano con i bovi nel campo. Carri di concime o di uva, di granturco o di grano, di saggine o di pomodori.
Li ebbi da mio padre, ed io li vendei perché avevo da pagare un debito.
Io non avevo mai posseduto niente, che mi fosse durato molto. Mi ci ero tanto abituato che anche i miei sentimenti, scambiandoli per balocchi da pochi centesimi, li ascoltavo sempre