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domenica: i tavolini di pietra, rotondi, gli sgabelli di ferro verniciato, l'orchestrina stonata, diretta dal maestro calvo.
Si sposarono.
Non escono quasi mai insieme; ed ella è seguita da un canettaccio bastardo, spelacchiato e rattrappito, che dopo ogni trenta metri s'arresta per non cadere su le gambe di dietro.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/fd/Gelli_-_Codice_cavalleresco_italiano_-_separator.png/15px-Gelli_-_Codice_cavalleresco_italiano_-_separator.png)