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Pagina:Bestie.djvu/97

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Quante volte il freddo del mio cadavere fa le veci della mia anima! I monti mi paion la terra scavata attorno alla mia fossa, e il cielo mi fa tenere gli occhi chiusi: come se fosse lo spruzzo dell’acqua benedetta che non potrò sentire. E il mio cuore non batte come le manciate di terra che mi getteranno addosso?

O morte che sei bella nei fili alti dell’erba, tremolanti nel vento fresco, e rugiadosi! che sei da per tutto! Morte che non mi farai udir più le rane quando è vicino a piovere!