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Pagina:Betti Brioschi - Gli Elementi d'Euclide, 1868.djvu/416

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402 APPENDICE AGLI ELEMENTI D’EUCLIDE.

Osservazione. — Che le superficie dei poligoni regolari inscritti o circoscritti possano, col raddoppiare successivamente il numero dei lati, differire dal cerchio meno di una quantità determinata, piccola ad arbitrio, risulta facilmente dal lemma 1° del libro XII. Quanto ai perimetri di due poligoni regolari dello stesso numero di lati, l’uno inscritto e l’altro circoscritto, si può osservare che siccome essi sono tra loro come il raggio è all’apotema del poligono inscritto, così [V, 47] la loro differenza sarà al poligono inscritto come la differenza del raggio e dell’apotema, è all’apotema, e quindi la differenza dei due perimetri sarà uguale alla differenza fra il raggio del cerchio e l’apotema del poligono inscritto moltiplicata per il rapporto del perimetro del poligono inscritto al suo apotema, che è un numero finito; e siccome questa differenza coll’aumentare il numero dei lati può ridursi minore di una quantità piccola ad arbitrio, così potremo dire la stessa cosa della differenza fra i perimetri dei due poligoni; e la stessa cosa, a più forte ragione, della differenza fra la circonferenza e i due perimetri, imperocché quella è sempre compresa fra questi.

10. L'area del cerchio è data dal prodotto della sua circonferenza per la metà del raggio. Siano A e C l’area e la circonferenza del cerchio di raggio R; S e P l’area e il perimetro d’un poligono regolare circoscritto al cerchio: per ciò che sappiamo sarà S=PxR/2. S’immagini ora che il numero dei lati del poligono cresca continuamente; l’uguaglianza precedente sussisterà sempre; e siccome S tende verso il limite A, e P verso il limite C, avremo A=CxR/2

11. Le circonferenze stanno fra loro come i raggi, i