Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 1, 1799.djvu/43

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dell* Autore, 4$ che impor voleasi alla gioventù delie super, suzioni grammaticali ( i ), e toscane , e con- rro la cieca adorazione degli antichi esemplari, cosi non meno liberamente prendo oggi a discorrere contro alla licenza sfrenata d5 alcuni scrittori. Se Dante, Petrarca c Eoe. caccio mi parvero pericolosi alla gioventù non discernendone que’diftetti da me notati, perche temerò di notar quelli in autori dì tanto minor merito in questo gusto predominante di lusinghiera filosofia ? I buoni giudici , e i gran maesrri viventi d’ Italia condannino infine, ed assolvano; io mi sottometto alla Jor sentenza, la «¿uà! so bene dover decider la causa , essendo quella irrefragabile dopo vinti i pregiudici col tempo anche presso gl’idioti, e i prevenuti, come il fu quella appunto degli Elisi sopra Dante, e sopra l’imitazione servile degli antichi. Fissato adunque il gran punto, che dee parlarsi, e scriversi italiano per far buoni versi (i) Vedi lettere di Virgilio, e la prosa avanti le ottave rime, e poemetti.