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vano ai loro castelli, e sempre in discordie, e coll’armi alla mano. Finalmente la pace, e i principi li ridussero alle città e alle corti intorno al 1500., e allora si fabbricò nobilmente.

Alcuni principi si fecero gloria di ornare le proprie città con gran palagi, e furono imitati da’ nobili. Basta vedere ciò, che fecero i Pichi alla Mirandola, i Pii a Carpi, i Gonzaghi minori a Bozzolo, a Sabionetta, e Guastalla. Modena intanto era senza sovrani presenti.

Le città poi anche prima d’aver principi, o senza averli, come Bologna, Piacenza, Cremona, Reggio, ed altre si conservarono più lungo tempo ricche, e popolate, onde impresero grandi edifizj, massimamente delle cattedrali, de’ conventi, de’ palagi pubblici della ragione. Esse poi non ebbero tanti infortuni, ne sì cattivo fondo, come Modena, che per altro avea cominciato anch’essa in tempi migliori a far belle opere con tal duomo, e tal torre.

Può aggiugnersi, che Reggio ebbe Prospero Clemente scultor celebre, ed architetto a


ornal-