Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 12, 1800.djvu/131

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di un Professore di Padova 127

so coserelle, e scarse di sapere che nullapiù, e se gli può appropriare il parturient montes. Basta io le leggerò, e le saprò dire il mio sentimento. Ma dicano pure, e ridino a lor posta contro le lettere, che per Dio tutti li satelliti di Dante, e del Petrarca allambicati per bagnomaria non arrivaranno giammai a comporre un poemetto, come quello delle Raccolte, e dirò anche uno di quelli scritti in verso sciolto, che anno tutti li numeri della vera matronale anzi reina poesia non serva delle frasette, e contrafatta imitatrice di que’ primi autori, a’ quali van dietro battendo le fievoli ale senza raggiungerli. Qui già da chi ha buon senso, ed è spregiudicato nel giudicare s’antepongono li poemetti del Bettinelli a quelli del Frugoni, ed io pure entro in tal sentimento, dopo che li ebbi sotto gl’occhi, e ne feci il paralello. Il Frugoni sembra avere uno stampo solo di pensare, ed un torno uniforme di versi, ma l’altro è un’Iride ne’ suoi diversi colori, ed ha la fantasia sì pregna, e sì calda, che gli si rinversa strabocchevolmente al di fuori. Anche le sue ne-