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Inglesi. 203

tanti uffizi e servigi più necessari! Si dice, che questo è un ramo del commercio, e che bene o male introduce danaio e fa circolazione, come il politico inglese pensava, di cui v’ho scritto in altra mia. Ma non di politica io tratto, nè degl’interessi del sovrano. L’interesse sol de’ privati e il vantaggio considero delle lettere, e per questo riflesso mi par veramente che Rousseau ben ragioni. Ma lasciando anche Rousseau da parte e la sua quistione, l’onore della nazione io metto su questa bilancia, e dimando, se han torto i francesi e gl’inglesi di men pregiare l’Italia, che non le loro patrie, e di compiangere l’educazione de’ giovani italiani?

Grande ozio, e gran mediocrità di pensare convien che domini nei caffè di Venezia! Ivi corrono per le mani alcuni librottoli, ne’ quali niente s’impara, niente solletica, non un sale che punga, non un detto che resti in memoria, non un fatto istorico, un pensiero veramente sugoso ed istruttivo.nota 1

  1. Allude all’opere del conte Gaspero Gozzi, e