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274 | Lettere |
se staro non fosse, chi sa quando, o se imi ella avesse veduta formata la lingua e condotta a tal segno la poesia. SI che il valore di Dante merita riverenza, poichè le bellezze del suo poema son tutte sue solamente, e son del secolo i falli e la rozzezza. Chi lo critica e lo disprezza non avrebbe forse saputo leggere e scrivere se fosse nato a quel tempo, e se Dante fosse nato al tempo nostro sicuramente sarebbe salito al colmo di quell’arte, che seppe il primo abbellire e poco men che inventare. Ma e per questo?
Dopo aver renduta giustizia all’autore e all’ingegno di lui, dopo aver gustate e studiate le belle cose da lui lasciate, dopo averlocanonizzato malgrado i suoi gran difetti, bisogna poi anche giustamente riprendere i suoi difetti malgrado la canonizzazione, e non imitarlo in tutto e non voler esser dantesco senza esame, siccome nessuno vuol più pitture di Cimabue, archibugi a ruota, nè vestir col cappuccio, nè seguire tanti usi, perchè furono dagli antichi in rozzi tempi avuti per buoni.
Io era giunto infin qua scrivendovi, quando