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| 292 | Lettere |
per vasti tratti di paese, perche non vuole uscire dalla sua ignoranza sull’esempio degli altri popoli, a’ quali si crede assai superiore.
Pensate come io ne tornai dopo d’un breve giro, e se più mai ci tornerò, quando vidi i contadini medesimi sdegnar colà d’avvilire!e mani con l’aratro, o di servire i pas* seggieri, e quindi vivere nella miseria per i_ gloria di portare una spada rugginosa, e un cappello a pennacchio, e di darsi e ricevere il titolo di c.’tvr.Hercs. E pegeio ancoti delle loro campagne stava la loro letterati;-’ra, la filosofia, l’oratoria ec- («) Buon per noi che nòn giungiamo a tanta gloria nè in Inghilterra, nè in Italia per amor della patria, e per disprezzo degii stranieri, ma è ben doloroso insieme, che avendo vinti altri pregiudizi siamo ancora attaccati ad alcuni non men vergognosi e predudiciali alla patria per faiso amor delia patria e per falsissimo amore di gloria. Mi in questo, credetemi, gl: italiani ne vincono assai, quando Vedi nota i-
