Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 14, 1800.djvu/31

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crudo verno, e in nevi e ghiacci? Eppur sento che ci brillano le più belle principesse, e ci vanno con tutto il petto, come se fosse il sollione e la canicola, le più belle dame e più dilicate senza alcun velo. Gli uomini si veggono impellicciati con loro e ben difesi, eppur quelle non ne patiscono, e questi talor ne muoiono o almen s’ammalano gravemente. E’ questa robustezza, buona pelle, dura fibra o no? Ma non, abbiam sotto gli occhj la fanciulle galanti, che stanno le notti intiere alla finestra ne’ più rigidi freddi, e al vento più crudo? ed una io ne conosco, che partorì bravamente in camera di padre e madre dormienti senza zittire, portò il bambin fuori a chi l'aspettava, e nevicava, ed era in camicia, e la mattina seguente se la passò con una finta micrania, che l'obbligava al letto, e i dì seguenti comparve sana, e fece al solito le sue faccende. Pensate qual forza ci vuole qual patimento a nascondere nove mesi la grossezza, a partorir così, e a salvar tutto. Mirateci alle feste da ballo, ove le notti intiere ci pajon momenti, ed io sarei ancor