Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 24, 1801.djvu/273

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t6p profondità cH dottrina se giudica di scienze, qual gusto se di belle lettere? E dove parla il cuore Pavrà egli affettuoso per intenerirsi o fremere coll’autore ne 1 vari affetti, ma s’egli nacque insensibile, ne mai sparse lagrime? L’eleganza, la fluidità, l’armonia d( prosa e di verso vuol un’anima, e pochi l’hanno sedendo in tribunale censorio specialmente in poesia per sorridere alla burlesca, innalzarsi alla tragica, volar gioire compungersi all’epica ed alla lirica. E quant’altri obblighi e pregi potrei toccar qui d’un sì difficile impegno, se avessi tempo da far un pien ritratto de’più insigni giornalisti, co’ quali vissi in consorzio a Venezia a Parigi e più a Modena lungamente, da’ quali molto imparai, scrivendone pure nella mia prosa avanti le Lettere di Virgilio tom. 12. e dall’amore e stima de’ quali or venni a farlo. Spero che lor somigli il mio, giudice, s’egli è nipote degno, come alcun dice, d’un mio dolcissimo amico, e confratello. Ma senza ciò mi giova sperare che avendo egli in mano la riputazione d’un veccìiio, che brama lasciar di se buon nome