Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/111

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88 Visione

stre preghiere, ed inviti, mentre intanfì?

roill’altre immagini non chiamate importunamente presentami, e givocano a nostro dispetto, turbandone tutt’i pensieri, e facendone infine con rabbia gittate la penna, e fuggir dal lavoro. Mille sono i capricci, che possono accennarsi, ma che meglio pur troppo si fanno per esperimento ( i ).

Di tal vistone son privi in gran parte i mediocri poeti e pittori non mei: ciie alcuni generi d, pittura e di poesia. Non veggono questi I? se I. reme, o le veggono pallide e inanimate; non inventano azioni, e gruppi di personaggi, han gli occhi corporei o poco più per vedere gii oggetti quai sono, Trovano muta ed uniforme la natura, perchè non sanno mirarla nell’aria sublime sua pròpria, e trarne un composto di varie parti di lor creazione. Così fan copie, traducono, e son poeti di parole, e di precetti, oratori di crusca, scrittori grammaticali preferendo una fra-, C r ) Vedi nota nona.