Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/125

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102 Rapidità

ci porta ne’precipizi. Ma questa è colpa de’ cavalieri mal destri, e non pratici di così rapido corso, e corsiero. Quando d:cesi,’che vuol libertà, s’intende quella, ch’i propria d’un’indole generosa, e d’una nobile disci.

piina, cioè non servile, non tirannica, non importuna. I veri poeti, pittori, e oratori anche nell’impeto de’ più caldi lor tratti (i), fanno a un di presso il sentiero, che battono, e il fine, a cui vanno, ma ciò senza obbligarsi ad angustie, e a guide ciecamente cieche; anzi lo stesso loro destriero essendo ben educato, e di felice origine fa il suo cammino, e talor guida ei meglio con quel suo istinto ( i ), che tutt’i morsi, e gli sproni, e le verghe far non saprebbono, Non può negarsi però, che pochi essendo di( i ) Ei sa però quel punto Che quasi centro al suo discorso ha fatto, Menzinì Art. Poet.

( i ) Longino dice d’Archiloco, che mancò spesso d’ordine, e d’economia nell’elegie, ma che un ceno disordine meglio dipigne l’agitamento e la forza della passione,