Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/128

Da Wikisource.

Rapidità 105

no mai disgiunte in lei da un’ardente impazienza d’esprimerle al di fuori, ed i suoi movimenti a gara succedendosi, ed incalzandosi gli uni gli altri per uscire all’aperto, ciò fa, che in quello stato a que’tòcchi, e risentimenti vivissimi, e repentini di nuove cose, che l’innamorano, e l’incantano, l’ir.ondan d’un’intima voluttà, or l’anima sembri alienata, ed immersa senza poter resistere, senza distrazione in quegli, oggetti noti a lei sola, or destisi, e scuota il corpo meccanicamente senz’ordine, 0 riflessione, sicchè o ride, o canta, o gioisce nella persona con gesti, e moti, e trasporti, che nori s’intendono, ed or tutta fuor prorompendo, urta i pensieri, e sprona gli affetti, parlando vivacemente, o piuttosto precipita m folla i suoi concetti. Il vero poeta non avendo gli organi atti ( quantunque la struttura del suo celsbro sia forse la più perfetta, e gli spiriti, che l’innaffiano, abbiano la maggio: agilità, che aver possano in altri) pur non essendo sì pronti, e pieghevoli, come vorrebbesi a tutto spiegare, afferrare, comprendere, è costretto a tenersi 3 più notabili