Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/210

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Trasfusione. 187

Trasfusione.1S7 pisrne acconciamente con esso la trattazione; Noi abbiamo ben più poeti, che non giudici, e interpreti di poesia: è più facil di farla t che di ben conoscerla. Sino a certa bassa misura può ella estimarsi secondo P arte, e precetti, ma la buona, la suprema, la divina è sopra le regole, e la ragione. Chiunque ne mira la bellezza con guardo fiso, e tranquillo, quegli t appena che può vederla; quali lo splendor tP un baleno, che non conversa già essa col nostro giudizio, ma sì lo rapisce-, e lo manomette. Il furire, che sprona colui, fhe in lei sa internarsi fiede anche un terzo nel/’ascoltarla da quei recitata, e trattata; siccome la calamita non attrae solo un ago, ma in quello infonde ancora la sua virtù d1 at trarne degli altri. E ciì> più chiaro app,;r ne’ teatri, ove la saera ispirazion delie muse avendo prima spinto il poeta alla collera, al pianto, ed ali’odio, poscia fuori di lui, ove vogliono queste passioni, a ferir va insieme per lo poeta l’attore, e per P attore seguentemente il popolo tutto, ch’è come Pi Alzamento degl: aghi accennati P un dall’altro sospesi. Sino dalla mia prima infanzia