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dell'Entusiasmo. 253

sua fantasia, poichè è pur vero, che ogn’essere nell’esercizio delle proprie facoltà prova quella soddisfazione, che necessariamente dipende dal sentimento della sua maniera essenziale d’esistere. Questi due principi certi, a quanto credo, ci dan tutti i gradi dell’entusiasmo. 1. Se la fantasia sta in trovar molte, e nuove relazioni tra gli oggetti, che vuol contemplare, chi vuol mettersi in uno stato di sommi attitudine a ciò deve rorle ogni occasione di divagarsi dilla contemplazion sua; questo si fa massime coll’impedire, che dagli oggetti circostanti, ed alieiji dal soggetto suo vengano nuove sensazioni a turbar l’anima-di suoi pensieri, e quindi tutti i mezzi si cercano di astrarreda ogni oggetto, persona, relazione importuna; il che porta seco un senso d’elevazione e d’altezza di;t.oi sopra tutto, e sopra tutti. II.

L’effetto di questa forte astrazione, e delia quiete rotale de’ sensi esterni è pronto, facendosi così assai vigoroso il sentimento interiore, e tanto, che arriva col suo impulso a fare le veci del vero oggetto esteriore presente. III. Messo così in chiaro il soggetto della contemplazione fino a vederlo veramente, tutte le sue relazioni si presentano tante e sì in folla nel maneggiarlo per ogni verso e manièra, che il numero ne incominod.i, e produce quell’ansietà e quell’impeto, che accompagna ogni violento esercizio. IV. Ma in tanto precipizio e disordine si presenta pur finalmente una relazion nuova e felice; questa resta isolata dall’altre, attraendo tutla l’attenzione e le forze dell’entusiasta; ei la