Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/45

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22 Introduzione

22INTR0-D,UZIONE siasmo perchè noi sentirono mai, 0 creder non vollero a chi ’1 sentiva. Venendo poeti che lo sentirono, e degni sono più eh’altri d’esser creduti, perchè parlano di loro sperienza, ed usano il proprio linguaggio deli’ entusiasmo, ecco i loro sensi. Da principio un chaos informe e confuso senz’ordine o legge occupa tutta l’anima: non san donde mova, nè dove vada un nuovo ardor de’ lor cuori, pieni sentonsi del lor nume, ispirati illuminati dall’alto, e trai vortici della fantastica agitazione strisciano lampi e luce, da cui rischiarasi il cupo fondo di quelle tenebre, e risplendono alla mente oggetti sublimi, e figure ed immagini e scene, che rapiscono a volo il sopraffatto poeta, gl’infiammano il cuore, il trasportano fuor di lui non sa più come nè dove. Quindi vengon le loro espressioni di stravaganza, e di pazzia, onda pscktde Democrito (i) dall’elicona come Hisgit(0 Exeludir sanos Helicone poetas Democritus Hor. Art. pout.

Et rabie fera corda tument, majorque videri Nec