Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 3, 1799.djvu/57

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34 Introduzione

siasmo più illustre ed eccelso a parlar di se degnamente, ed ei fassicon pena a ragionare e filosofar metodicamenre delle cose anche sue.

Basti a ir.e l’accostarmi quanto più posso alla pratica verità, giacche ho mostrato noti poter farsene un magistero per esperimenti sicuri, e precisi, come in fisica, essendo sotto ad un velo i principi ed elementi di tal facoltà. E se noi la ragion prima ignoriamo eziandio delle corporee sensazioni,come quelle sapremo degli atti interni, e delie affezioni dello spirito e del cuore? Può condursi forsanco a qualche probabilità fondata su fermi appoggi una serie di metafisiche verità, massimamente dopo che il nostro secolo v’ha per entro portata una luce novella, pur mai non avran quella luce evidente, che sforzi e appaghi il nostro intelletto, come le geometriche.

Lungi adunque da noi e il sotti! metafisico, ed il severo geometra, ed il freddo e secco analitico, dove han seggio primario immaginazione e sensibilità. Per tal ragione il mio metodo si troverà lontan dall’uso, e potrà ceb-