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176 Grecia.


ragon dei romani a veder sempre meglio la maggioranza de’greci su tutt’i popoli, poi.

chè superarono il popolo re. In più luoghi li dice maestri, e vincitor dei romani, dal ■ quali erano soggiogati (1): Virgilio con luì, ^ concede loro la palma nelle arti, e negljyj studi anche adulando il seccl d’Augusto, e lui con Roma. Marco Tullio okre aver pr^® so tanto da’greci scrisse ueila lor lingua, e in greco era la storia del suo consolato, co# me lo erano i commentar) pur di Li: cui io JS Tutt’i grandi uomini dell’aureo tempo di Roma attinsero a quelle fonti, andarono 1 quella scuola, furon discepoli de’ lor sudditi,/ de’ loro schiavi in mezzo alla gloria de’ loro trionfi, e delia loro opulenza. Questa ver-,fc suva le ricchezze nelle arti, pagando artefici« greci, comprandone codici, e statue, e r-it.M ture a grandissimi prezzi, sinché divennero® romani trionfi gli acquisti di qualche beli’opera ’ ■ (i) Grada capta ferum ctepit viBorem &c.

Horat. a Excudent alii spiraatia mollius area &c, Virg.