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Mille. 151

rempi di S. Tomaso prevalse presso di noi 1

arabo al greco, in cui erano i principali autori originalmente. Essi avrebbon dovuto anteporsi e per la sicurezza maggiore di studiar questi più che le versioni, e per l’affinità più stretta della greca lingua colla latina, e per tanto influsso de’ greci in Italia col loro impero, e commercio costantinopolitano, col lor dominio nell’esarcato, e col più lungo possesso nella Sicilia, e nelle coste d’Italia. Eppur l’arabo più si seppe tra nostri, in arabo si lessero i greci, dall’arabo si tradussero, onde un problema sarebbe a sciogliersi questo oscurissimo a chi non sapesse, che il commercio era maggiore assai colla Spagna, che i greci erano e per lo scisma, e per genio più gitasi inverso di noi, e ritrosi dal farne parte d’alcun loro favore; che i veneti quasi soli co’ genovesi dopo loro, e solamente per traffico vi si vedevano ben accolti, ed aveano studiosamente a tal fine presa l’indole, e il genio greco sino al parlare, al vestire, ad ogni usanza, tenendo piuttosto lontano per loro interesse, e politica gli altri popoli italiani da quella nazione. Ciò