Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 7, 1799.djvu/67

Da Wikisource.

prima del mille 63

nascosero dentro a’ chiostri, o si compiacquero del loro deformamento. La letteratura pertanto sacra, e profana, che avea fatto ogni sforzo per non perire fino al settimo secolo1, più non potè reggere a tanti


  1. I più illustri italiani scrittori di questo spazio furono i santi e dottori Ambrogio, e Leon papa, s. Damaso, e s. Pier Grisologo, i ss. Gaudelizio, e Filastrio, s. Massimo ed altri sino a s. Gregorio Magno. Ma in quei secoli appunto V. e VI. non può nella storia patria tacere un italiano la nascita di Venezia per l’irruzione dei barbari. Aquileja, Padova, Altino e altre primarie città invase da loro la formarono co’ più ricchi e illustri lor fuggitivi, che il meglio salvarono di lor sostanze. Tra l’eccidio d’Italia veniva ella crescendo nelle sue isolette, asciugando qua la palude, là fabbricando su l’alture più asciutte, poi con arte nuova e mirabile nell’acqua stessa gittando solidi fondamenti, aumentando navigli, stendendo il commercio, facendo leggi e magistrati, e poco a poco aggregando insieme l’isole e gli abitanti fino a far quella città e repubblica, che dovea compensar le ruine d’Italia, e durar più che tutti gl’imperj del mondo. Atti veri di sovranità non si trovano da lei usati se non che verso l’800. Le più potenti