Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 7, 1799.djvu/83

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or de’ signori potenti sopra i ben della chiesa. Così dopo il IX. che può dirsi un secolo d’oro a fronte del X. tutto venne a depravazione ed eccidio. L’infiacchimento, e poi la caduta del franco impero aveano recato tal nuova forza, ed ardire alle discordie, e pretensioni de’ primari duchi italiani1 e de’ papi dopo l’aumento di lor possanza ottenuto da Carlo Magno, che quindi vennero i turbamenti, e gli orrori di quel secolo di ferro. Allor fu, che l’ambizione rivale di tanti concorrenti al regno d’Italia corruppe in prima ogni ordine di gerarchia nella chiesa, incominciando da Roma, ove ognuno pretese inframmettersi dell’elezione de’ papi, ove i primari romani preser l’ar-


  1. Lamberto con Guido suo padre duchi di Spoleti, Berengario del Friuli, Bosone, e Suppone di Lombardia (che a Bosone successe passato viceré in Provenza) Adalberto o Areberto di Toscana; tutti governatori, e vicerè con titolo di duchi, o marchesi a nome degli imperadori primi sovrani, e poi alcun d’essi fattosi imperadore.