Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 7, 1799.djvu/89

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e delle biblioteche con le reliquie dell’antichità greca, e latina, che qua, e là nelle chiese, e ne’ monasteri serbavansi, onde consunti dal fuoco, o dispersi i codici, e le pergamene, assai ne furon per sempre perduti, e assai furono poi difficilissimi a ritrovare per più di tre secoli di ricerche, che ne furono fatte di poi. Fu spettacolo orribile il vedere l’intere città più popolate, e opulente, i più celebri monasteri, e le chiese ricchissime, i monumenti in fine della romana grandezza, della gotica, e longobarda potenza, infin della pietà, e magnificenza degli ultimi imperadori, e gran principi incendiate, e deserte, tornando ogni anno nuovi eserciti barbareschi a distrugger gli ultimi avanzi fuggiti alle fiaccole, e al ferro de’ precedenti.

A tutto ciò congiunti gli scismi, e gli antipapi, che combattevano colla forza dell’ armi, non colla disputa, e colla dottrina, produssero sol del male, mentre pur l’eresie tengono in moto gl’ingegni, e gli studj nelle battaglie di penna, proteggendo l’errore, od oppugnandolo, sicchè quello, che