Pagina:Bettini - Guida di Castiglione dei Pepoli, Prato, Vestri, 1909.djvu/182

Da Wikisource.

— 150 —

in questi paesi, dal General Mirri, bella gloria militare emiliana, che volle così testimoniare la sua stima a quella valente famiglia di artisti.

I Muzzarelli si distinsero specialmente nella seconda metà del secolo XVIII e nella prima del secolo XIX.

Gli Acquafresca si distinsero in modo speciale per la loro officina di armi da fuoco e da taglio, e il loro nome ne andò celebrato in Italia e fuori d’Italia.

Le armi da fuoco furono apprezzate per la sicurezza delle canne, per le forme eleganti, per gli squisiti lavori di cesellatura e di brunitura; quelle da taglio furon famose per la bontà della tempra, per i fregi e damascature delle lame.

Sugli Acquafresca v’ha una accurata memoria, o monografia, dell’ing. prof. Comelli, valoroso collaboratore di quel magnifico studio, che è la Guida dell’Appennino Bolognese. La monografia s’intitola: «Di un celebre armaiolo della montagna bolognese» (Bologna, Tip. Fava e Gavagnani, 1893). Gli Acquafresca — il più celebre di tutti fu Matteo — nacquero in Bargi — ai Piallacci — dove anche adesso abitano i loro discendenti.

L’Autore ci fa sapere che nel Museo pubblico della città di Birmingham — la più celebre Armeria del Regno Unito — dove si ammirano immense raccolte comparative delle più svariate e peregrine forme di archibugi a miccia, a ruota, a pietra focaia ecc. si nota con vera maraviglia di compiacenza, un elegante