Pagina:Bettini - La stazione estiva di Montepiano, Firenze, Minorenni corrigendi, 1897.djvu/39

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abitanti di Marcatale e dei popoli vicini per questa sacra effigie cui la leggenda attribuisce molti prodigi.1

Il mordace e valente fondatore dell’Accademia degli Apatisti, Udeno Nisieli (di nessuno se non di Dio), ebbe quì i suoi natali nel 1579. Me ne fu additata la casa che adesso appartiene al signor Raffaello Grazzini.

Il suo nome di famiglia era Benedetto Fioretti.

Passò la giovinezza a Montecuccoli, luogo romito e solingo, sebbene coltivato con arte, presso lo zio pievano che si prese cura della sua educazione. Arrivato al sacerdozio acquistò prontamente una certa notorietà per il suo vivo ed arguto ingegno, per la sua vita libera anzichè no, avuto riguardo al suo stato, e per l’arditezza mostrata nell’affrontare le ire dei superiori ecclesiastici e dei Conti che lo minacciavano di pene severe2. Il Fedeli racconta che il Fioretti si rise delle minaccie di quei tirannelli, istigati dal Vescovo di Pistoia, li morse con una satira spiritosa, nella quale li chiama «Santesi del Vescovo e tirannelli mitrati». Sigillò poi quella satira e come se fosse un diploma l’inviò a Ser Alberigo Reghini, Vicario del feudo, pregandolo della consegna ai baroni, e fuggì a Firenze, dove messo giudizio, divenne



  1. Si legge nel frontone dell’altare:

    Jesu Christo Crucifixo
    Salvator Sacconius
    Asam ex voto dicavit
    Anno Rep. Sal. CIƆIƆCLXV
    Titulum
    Temporis incuria deletum
    Pronepos. Io. Bapta Medicus.

  2. Cionacci Can.º — Studio su Benedetto Fioretti.
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