Pagina:Bettini - La stazione estiva di Montepiano, Firenze, Minorenni corrigendi, 1897.djvu/66

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tane. Scorgiamo la Futa, i monti che dominano Firenzuola e il Santerno, il Monte Gatta, il Barbabianca, il Casciaio, il Corno alle Scale, il Cimone e molte altre vette e vallate.

Continuando sempre per il crine a sud-ovest, si giunge al torrente detto delle Cottete: traversato questo, prossimamente alla sua confluenza in Setta, per uno stretto sentiero al di là del fiume che in questo punto nella stagione estiva offre facil passaggio, si raggiunge la strada provinciale.

Da Montepiano l’andata alla Coroncina richiede circa un’ora e mezzo di tempo.

9.º Da Montepiano al Montegatta m. 1159. — Da Montepiano per la via provinciale che conduce a Castiglione de’ Pepoli si giunge al ponte sul Rio Fabbio, si ascende quindi alla borgata di Rasóra, nascosta tra folte selve d’annosi castagni, quindi oltrepassata di poco la chiesa, si prosegue per un sentiero prima pianeggiante e poi a grado a grado più ripido, finchè, tenendoci sempre a destra non giungiamo al vertice del monte. Castiglione si dice de’ Pepoli, perchè questa famiglia, una delle più illustri d’Italia, il cui ultimo rappresentante, Gioacchino, era cugino di Napoleone III, ebbe per secoli come feudo il paese. Si dice però comunemente dal popolo anche Castiglione de’ Gatti, ed io e molti meco credono che tal nome debba derivargli dal Monte Gatta che gli sovrasta.

Sulla cima di questo monte, fu non sono molti anni, costruito un piccolo osservatorio, dipendente da quello più ricco e completo di Castiglione.

Dalla cima del Gatta si vedono a nord-ovest, il Corno alle Scale, il Vigese, i Cigni (ciglioni) di Val di Bresimone: più ad est il Pian del Voglio, il Monte del Bastione ed altri.