Pagina:Bettini - La stazione estiva di Montepiano, Firenze, Minorenni corrigendi, 1897.djvu/94

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Rese l’anima a Dio il 12 Aprile 1098 e questa festa nell’agiologio dei Vallombrosani si annunzia con le seguenti parole:

«Pridie Idus Aprilis in Monasterio Vallis Umbrosae, depositio Beati Petri Monachi et Eremitae tantae sanctitatis viri, ut sola oratione, exemplo Domini, aquam in vinum converterit».

Le relique del corpo del Beato, dal sepolcro dove prima fu deposto, furono trasportate nel 1350 presso un altare laterale e nel 1668 furon collocate dentro un’urna assai bella, sotto l’altar maggiore.1

Alcuni scrittori ecclesiastici vogliono che B. Pietro appartenesse alla famiglia comitale de’ Bardi feudatari di Vernio, ma s’ingannano a partito, poichè in quel torno, non i Bardi, ma gli Alberti e i Cadolingi dominavano nell’alta valle del Bisenzio.

Don Casimiro Stolfi curò l’edizione d’un testo del buon secolo, riguardante la vita del Beato Pietro. Ivi gli attribuiscono anche altri miracoli, ed è scritto con aurea semplicità.

§ 17. — La Chiesa

La chiesa dedicata a Maria SS. è, come l’Abbazia, su un ripiano assai vasto, circondata da prati e castagneti. A fianco havvi l’antico cimitero, ove dormono il sonno eterno i passati all’altra vita, all’ombra del tempio ove furon battezzati in Cristo, ove fu loro implorata l’eterna requie.

Le mura esterne della Chiesa mostrano la sua vetustà,



  1. Tiberio Petracci e Simi.