Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.2, Zurigo, 1847.djvu/149

Da Wikisource.

capo xxi. 141

Fulgenzio come indica la firma; altre, notabili per diversità di stile e fiacchezza di pensieri, devono pur essere di mano aliena, e non avere alcuna relazione con quelle del Consultore.

Comechè dunque tai lettere siano in complesso di Frà Paolo, per essere state barbaramente manomesse da menanti, da stampatori, e da persone interessate a far apparire una cosa per un’altra, regola di buona critica vuole che da loro non si debbano dedurre, come con tanta sicurezza fu fatto, argomenti positivi intorno alle sue opinioni religiose.

Se Frà Paolo a provare che i papi non sono infallibili avesse adotto che San Marcellino apostatò dalla Chiesa sacrificando agli idoli nel tempio di Vesta, come si legge nel Breviario; e che Sant’Innocenzo commise sacrilegio andando co’ sacerdoti pagani a far sacrifizio agli Dei del Campidoglio, acciò allontanassero dall’assedio di Roma il barbaro Alarico: tosto risponderebbono i Curiali, il primo fatto esser dubbio, anzi rivocato per non vero da dotti critici; nè valere l’autorità del Breviario il quale contiene molte cose false quantunque sia destinato alla edificazione dei preti; e che il secondo è narrato solo da Zosimo scrittore pagano, nemico e calunniatore dei cristiani, e perciò di fede sospetta.

È giusto di non condannare chi che sia su dati oscuri o prove dubbiose; ma questi canoni dovrebbono essere per tutti: eppure gli uomini sono ordinariamente così convinti in favore de’ loro pregiudizi, che trovano buoni tutti gli argomenti che gli favoriscono, senza pensare agli argomenti opposti od alle contradizioni. Così avvenne a’ nemici