Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.2, Zurigo, 1847.djvu/410

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attribuire il difetto di più ampie notizie intorno alle elucubrazioni scientifiche del Consultore, e a sbaglio di memoria i titoli o la sostanza di certi trattati del Sarpi dal Fulgenzio inesattamente ricordati.

Arrogi che l’edizione di Leida, da cui provennero le altre, essendo stata eseguita su qualche cattivo testo a penna, oltre al guazzabuglio descritto, vi corsero omissioni, storpiature e contro sensi in buon numero.

3.° Un secolo dopo la morte del Sarpi due suoi correligiosi si occuparono con zelo a raccogliere tutto che riguardava la vita e gli scritti di lui; e furono il Padre Bergantini già ricordato nella Sezione II Classe II, e il Padre Buonfigliuolo Capra di Lugano, già stato vicario generale in Portogallo. Quest’ultimo si occupò particolarmente a documentare l’Istoria del Concilio Tridentino affine di dimostrarne la piena veracità; e toccava al fine del suo lavoro quando per infermità essendo andato a respirare il clima natìo nel convento di Mendrisio, vi morì di 36 anni a’ 15 di ottobre del 1746. Delle laboriose ricerche di que’ due letterati nulla rimane, essendo state consumate dall’incendio memorato più volte.

Ciò nulla ostante il Bergamini aveva pubblicata un’operetta assai pregevole col titolo Frà Paolo giustificato, dissertazione epistolare di Giusto Nave. La prima edizione è di Venezia con data di Colonia 1752, e la terza con note di Agostino Venuti (lo stesso Bergantini) è del 1756 pure in data di Colonia. La dissertazione è diretta al P. Capra, e racchiude notizie e documenti di molto interesse.