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Pagina:Bini - Scritti editi e postumi.djvu/285

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po presto gl’impeti della sua natura brutale, cessa troppo presto di meritare il suo amore.


Una Donna fragile, leggiera, spensierata, può mettere il delirio in un cuore potente, la confusione in un forte intelletto, fiaccare, ridurre in polvere una volontà di ferro; e tutto questo conseguirlo senza disagio, senza perdere un minuto di sonno, con quella stessa nonchalance con che si appunta una spilla.


Prima causa della pessima educazione delle Donne sono gli uomini, i quali non sanno o non vogliono mai dir loro la verità; – le adulano a torto e a diritto, tanto per sedurle; – poi quando son sazi, e si saziano presto, le lasciano infelici e corrotte senza rimedio. Succhiato l’arancio, gettano la scorza.


Le accuse continue che gli uomini fanno alle Donne, e le Donne agli uomini, sono piuttosto ridicole, che vere. Uomo e Donna non possono esistere isolati, – ambedue compongono un essere completo: ora la Natura non può aver creato un essere mezzo buono, mezzo cattivo. Quest’essere diviso in due parti non può comporsi, che d’elementi consimili, omogenei; – noi abbiamo pregi, difetti, e qualità comuni, – quindi l’obbligo di tollerare, di compatire, di giudicare con senso di carità.


Io non cerco nell’Amore piaceri caldi, inebbrianti, ma gioie modeste, asperse di una dolce malinconia. La malinconia è una cosa santa; è l’eco di un’armonia, che suona nei cieli; è un sentimento, che profuma l’Amore, e lo fa incorruttibile.