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di fiano duca marco

congiungono nobiltà d’animo, e integrità di carattere, e ricchezza di morali e civili virtù, e forza di indipendenza, si danno alla cura degl’interessi comuni, non può non derivarne quella prosperità, quella pace, quel benessere, che dà moto e sviluppo al commercio e all’industria, e circonda di una felice giocondità la famiglia, la città, la patria.

Il Duca Marco di Fiano è un nobile romano, che salendo la vetta del Campidoglio si rivela in tutta la più splendida figura di cittadino degno di siedere nel seggio degli antichi padri di quei nobili romani, che un tempo fecero di Roma la più bella, la più grande, la più gloriosa terra del mondo, e di una maestà, che durerà eterna, la circondarono.

Sì, noi lo vedremo operoso ed energico sempre portare al comunale edificio la pietra della sua intelligenza, e curare che la amministrazione e la finanza municipale si riassettino, per modo che un fonte di beni e di ricchezza ne derivi alla città.

Potremmo noi con più larga parola odi molti altri pregi, che adornano il Duca di Fiano discorrere, ma tutti riassumendosi nell’essere un cittadino saggio, virtuoso, onesto, liberale, d’animo nobilissimo, gentile, cortese, che all’utile di Roma, al bene della patria con tutte le forze della mente e del cuore coopera, noi stimiamo adempiere all’ufficio di scrittore imparziale consegnando il Duca Marco di Fiano alla perpetua c gentile memoria degna degli uomini benemeriti, imperocchè fa sicurtà l’altezza del carattere di lui, i sensi elettissimi, la operosità sua, perchè un giorno in più distinti uffici salendo di più bella e nuova luce risplenda.









R. FaitEditore — Roma. febbraio 1875 — Tip. del Popolo Romano.