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Pagina:Biologia marina.djvu/80

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56 Capitolo terzo

acquistano bene spesso una certa aria di famiglia che non può sfuggire all’occhio esperto del naturalista.



Ma l’influenza del fondo marino merita di essere discussa sotto un punto di vista più generale. Tutti i biologi ammettono oggi che dal fondo si debba trarre un criterio di prima importanza per stabilire i diversi modi di esistenza. Infatti lo studio comparativo degli organismi marini ci dimostra chiaramente come la forma e le abitudini si orientino secondo direzioni diverse a seconda che la vita si svolge in relazione col fondo oppure indipendentemente dal fondo stesso. Si chiamano bentonici i primi e bentos (da βἑνϑος, dfono) il loro complesso; planctonici oppure pelagici gli altri eplancton (da πλάζω, vagare, e πἑλαγος, mare) l’insieme loro, abbracciando con questi termini tanto i vegetali quanto gli animali.

Dipendono evidentemente dal fondo le piante crittogame o fanerogame che vi stanno abbarbicate, nonché gli animali che aderiscono al fondo o se ne valgono, camminando e strisciando, come di substrato. Al plancton appartengono invece tutti gli organismi che per un periodo continuato della propria esistenza galleggiano o si mantengono fluttuanti a mezz’acqua ed alle cui attività vitali si conservi estranea la presenza del fondo.

E gli animali dotati di potenti organi natatori, come la maggior parte dei Pesci, molti Cefalopodi e qualche Crostaceo, dovranno ascriversi al plancton